lunedì 12 novembre 2007

Sesto Calende 9.11.07 - e il problema della moschea

Il fatto che la legge 12 (legge regionale per il governo del territorio) preveda una serie di disposizioni per «la realizzazione di attrezzature di interesse comune destinate a servizi religiosi» non vuol dire che i comuni debbano correre a costruire moschee.






faccio qualche considerazione :
primo i rappresentanti della Religione Musulmana non hanno siglato alcuna intesa con lo Stato a causa della frammentazione delle loro rappresentanze (e già questo dovrebbe far riflettere);
secondo gli imam non sono solo riferimenti religiosi ma anche politici della loro comunità e le moschee sono il luogo dove la comunità musulmana si raduna per esaminare tutto ciò che la riguarda: questioni sociali, culturali, politiche, come anche per pregare; tutte le decisioni della comunità si prendono nelle moschee che pertanto tanto non sono solo centri di culto ma anche politici…. E, dato che ben pochi di noi capiscono la loro lingua e quindi ben pochi di noi sono in grado di capire esattamente cosa si dicono la dentro tra una preghiera l’altra . . . direi di andarci cauti (vedi l'esempio della moschea-scuola di terrorismo di Ponte Felicino dove si tenevano persino corsi su come fabbricare bombe ed a casa dell'imam hanno trovato le sostanze per prepararle)
terzo il luogo dedicato alla preghiera del venerdì è considerato dai musulmani spazio sacro e rimane per sempre ad appannaggio della comunità. Per questo motivo non si può prestare un terreno per 50 anni, per esempio, per edificarvi una moschea; questo terreno non potrà mai più essere reso.

Rispetto della normativa e della sicurezza a parte, a me pare cosi semplice: che siano soprattutto i cittadini a decidere: un bel referendum, una crocetta sul si (voglio la moschea nel mio paese) o una crocetta sul no (non voglio la moschea nel mio paese) e che il voto sia sovrano.

Ne approfitto anche per raccontarvi un fatto curioso: mentre a Ponzano Veneto un parroco decide di mettere a disposizione i locali dell’oratorio alla comunità musulmana per pregare (guarda caso li ha liberi proprio di venerdi e speriamo che gli sia ben chiaro il terzo punto che ho esposto in alto), in un comune del Varesotto un parroco nega l’appoggio ad una petizione partita dalle famiglie del paese stesso che ha lo scopo di riportare il presepe scomparso oramai da tre anni dalle scuole elementari medie e materne (secondo lui nella raccolta firme c’è una connotazione politica..mah..)

E… son cose che fan pensare….
o almeno esclamare “non c’e’ piu’ religione!”

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ineccepibile.
ma la cittadinanza che dice?

Anonimo ha detto...

questa del prete del paese che non appoggia il presepe e' una posizione inconcepibile.
soprattutto se la parte politica e' un movimento che da sempre difende le radici cristiane.
Paolo

Anonimo ha detto...

un bel maiale-day come dice KALDEROLI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E NON SE NE PARLA PIU'

LUISA TI PIACE IL SALAME?????

CIAO ASSESSORE
FORZA MILAN E PADANIA LIBERA

LUKA

Anonimo ha detto...

Egregio Assessore,
La stimo molto e trovo lodevole il Suo impegno costante nel portare avanti le idee della Lega circa la tutela e la difea del territorio padano; ho letto sui giornali locali del Suo intervento circa le richieste avanzate dalla comunità islamica di Sesto ma Lei crede davvero che riusciremo a bloccare questa invasione? perche' di invasione si tratta. Lenta e silenziosa ma loro non hanno fretta anche perche' siamo soprattutto noi italiani che glielo stiamo permettendo perche' non vogliamo guardare, (per paura??) più in là del nostro naso: i musulmani conquisteranno il mondo e lo libereranno dagli infedeli cioe' noi (perche' questo vuole la loro religione). Perche' le altre religioni presenti da piu' tempo sul nostro territorio non hanno mai creato questo eco mediatico? Lei cosa ne pensa?
La saluto

Pietro, Somma L.

Anonimo ha detto...

Tre punti chiari ed incontroversibili. La domanda e' perche', c'e' chi gira la testa dall'altra parte e equipara la religione islamica a una qualsiasi altra religione?
Lo stesso M. Allan rischia la vita per aprirci gli occhi e spiegandoci cosa e' in realtà l'islam.
Concordo con Paolo, e' ancora piu'grave quando e' un ministro di culto cristiano a perdere di vista i valori delle nostre tradizioni e della nostra religione

Le ho rimandato la mail.
saluti
Marcello

Anonimo ha detto...

se il nostro don facesse una cosa del genere non andrei piu' in chiesa

Elena (opera)

Davide Boni ha detto...

Anonimo per quello, sarebbe opportuno un referendum
Paolo concordo sull'inconcepibile
Luka lascia stare la Luisa ;)
Pietro grazie per le sue parole e benvenuto sul mio blog. Molto semplicemente, le altre religioni non hanno una connotazione politica. e scusa se e' poco ;)

Davide Boni ha detto...

Marcello troppo buonismo? troppo "volemosebbene"? e' piu' facile chiudere gli occhi e dire "passerà" o portare avanti idee scomode e passare per razzisti? sicuramente un "pizzico" di ignoranza c'e' perche' basterebbe leggere (e comprendere) un libro sull'islam per sapere che non e' il caso di girare la testa dall'altra parte.
(Mail arrivata, grazie.)
Elena o forse sarebbe il don a dover cambiare chiesa?

Anonimo ha detto...

Ha ragione Assessore!
anche sulla storia dei razzisti. Noi leghisti siamo sempre quelli che non vogliamo fare le cose perche' siamo razzisti: ma difendere il territorio dove si e' nati e' razzismo? Ha letto cosa dice il Giornale di oggi circa l'immigrazione nei paesi arabi? e da noi cosa vogliono?
loro a casa loro tagliano le mani!
saluti padani

Davide Boni ha detto...

X anonimo

sono contento che la pensi come me..ho letto il giornale,se ti capita Martedì,non so se su Libero o il Giornale c'era un articolo di un tal Tariq,Imam di non so dove, che ci raccontava come e quando ci invaderanno....E poi ci danno dei razzisti?Forse come dicono a Milano siamo un pò ciula? non pensi quindi sotto ragazzi...un abbraccio

Anonimo ha detto...

preferisco essere razzista difendendo le mie radici che ciula per averle regalate a chi le calpesta

Davide Boni ha detto...

esattamente, Anonimo